Kintsugi - Part II. “La Presenza dell’Assenza” Dipingendo ogni ritratto, guardando le foto dei Nikkei (Discendenti di giapponesi), ricostruendo ogni sguardo, ogni sorriso e gesto che dopo più di quarant’anni erano dei ricordi sbiaditi. Alla fine mi sono immedesimata in quei ritratti. Prendendo come protagonista il precetto buddista “niuga, ganiu” (Io entro, entra me stesso). Ho scoperto ogni ritratto dopo aver letto meticulosamente il libro di Andrés Asato “No sabían que éramos semillas” e dopo ascoltato aneddoti sui desaparecidos grazie agli amici o parenti. Con ogni pennellata di colore ho cercato di liberare un po’ di quel vuoto che ha avvolto ogni giorno da quando Oscar Takashi Oshiro è stato portato via. Mi sono presa la responsabilità di fare diventare reali i 16 Nikkei desaparecidos. Di trasformarli con colori forti, vibranti e di portarli qui con noi in un’occasione speciale come si fa con i kakemono nelle case giapponesi. Perché Kintsugi? È l’arte di ricono...
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Kintsugi "La Presenza dell'Assenza"
Ho trascorso più di vent’anni a disegnare e dipingere ritratti ed occhi di estranei, evitando continuamente il soggetto che era sempre stato proprio di fronte a me da quando avevo cinque anni. Porto questo peso emotivo sulle spalle dalla sera del 21 aprile del 1977, quando quattordici uomini armati, vestiti in borghese, fecero irruzione nello studio legale di mio padre, Oscar Takashi Oshiro, e lo costrinsero ad “accomodarsi” in una Ford Falcon diretta verso una destinazione che non prevedeva ritorno. Era il periodo della dittatura militare in Argentina ed io, mia madre Beba e mio fratello Leo perdemmo il faro delle nostre vite. Quarant’anni più tardi, improvvisamente apparso dalle nebbie del tempo, un giornalista argentino, Andrés Asato, mi chiese di parlare di mio padre per un libro che stava scrivendo sui desaparecidos Nikkei , le vittime della guerra sucia di origine giapponese. Da quel giorno, dopo una vita passata a ricostruire dimenticando, ho voluto finalmente ricordare ....
Kintsugi Tokyo Biennale Proposal Desaparecidos-Immigration-Nikkei identity-Tradition-Integration The Japanese communities in South America are the biggest diasporas outside Japan. They kept Japanese traditions as a time capsule following their parents/grandparents traditions. Japanese language schools, art techniques like ikebana, shōdo, taiko, dance, as well as martial arts and religion are part of every day life of Nikkei communities, they always look up to Tokyo, and Japan in general. As soon as the Nikkei can, they go to visit or travel to study. The Japanese Association of Argentina (AJA) turned 100 years old and it is still attended by the younger generations for cultural programs. Time passes but their roots are strong. Japanese people moved to North and South America for economic opportunities during the first half of the 20th century. Their main goal was to return to Japan once they had the resources. After Japan’s defeat in World War II, most of the Ni...
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