Alcune note estemporanee;

Assenza: dal latino absentia(m), da absensabsentis 'assente'; assente: dal latino absente(m), participio presente di absum 'sono assente', composto da ab che indica allontanamento e sum 'io sono'.
Quindi l'assenza non è annullamento, ma allontanamento: è la condizione di qualcuno o qualcosa di esistente che per un certo periodo (breve o prolungato) in quel momento e in quel luogo non c'è.
Presenza: dal latino praesentia(m), da praesens, genitivo presentis, 'presente'; presente, dal latino praesente(m), da prae- 'pre-' 'prima', ma anche 'davanti', cioè, essere davanti, esserci.
Quindi la presenza è la condizione di colui che è davanti a qualcuno in carne e ossa e mente.
I tuoi ritratti sono di persone che sono assenti, nel senso etimologico. Sono ritratti di persone che non sono più qui con noi, si sono allontane da noi. Ma l'allontanamento implicitamente porta con se anche l'ipotesi della ricongiunzione. Questa ricongiunzione è da definire nel tempo e nello spazio, ma è una possibilità della condizione di colui che è 'absentis', in quanto 'essente lontano', appunto.
Il 'nostos', cioè il 'ritorno' (in greco) è una di queste possibilità. La 'nostalgia', 'nostos-alghia', il dolore per il ritorno, o per il non poter ritornare, è il titpico sentimento di colui che è lontano dalla propria casa e patria (Ulisse, per esempio). THERE YOU GO!


Allo stesso tempo sono ritratti di persone che sono ancora presenti però. Presenti nel senso etimologico, nel senso che sono davanti a noi. Perché sono 'presenti' nei nostri geni, nel nostro sangue, nei nostri sentimenti, nelle nostre certezze e paure; sono 'presenti' nei nostri gesti, nei nostri comportamenti, ecc. Sarebbero lì 'presenti' anche se, per assurdo, provassimo a dimenticarli

Written by Germano Dalla Pola 

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