Kintsugi - Part II. “La Presenza dell’Assenza” Dipingendo ogni ritratto, guardando le foto dei Nikkei (Discendenti di giapponesi), ricostruendo ogni sguardo, ogni sorriso e gesto che dopo più di quarant’anni erano dei ricordi sbiaditi. Alla fine mi sono immedesimata in quei ritratti. Prendendo come protagonista il precetto buddista “niuga, ganiu” (Io entro, entra me stesso). Ho scoperto ogni ritratto dopo aver letto meticulosamente il libro di Andrés Asato “No sabían que éramos semillas” e dopo ascoltato aneddoti sui desaparecidos grazie agli amici o parenti. Con ogni pennellata di colore ho cercato di liberare un po’ di quel vuoto che ha avvolto ogni giorno da quando Oscar Takashi Oshiro è stato portato via. Mi sono presa la responsabilità di fare diventare reali i 16 Nikkei desaparecidos. Di trasformarli con colori forti, vibranti e di portarli qui con noi in un’occasione speciale come si fa con i kakemono nelle case giapponesi. Perché Kintsugi? È l’arte di ricono...
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Video from Espacio Cultural de la Biblioteca del Congreso de la Nación. 2016
Kintsugi "La Presenza dell'Assenza"
Ho trascorso più di vent’anni a disegnare e dipingere ritratti ed occhi di estranei, evitando continuamente il soggetto che era sempre stato proprio di fronte a me da quando avevo cinque anni. Porto questo peso emotivo sulle spalle dalla sera del 21 aprile del 1977, quando quattordici uomini armati, vestiti in borghese, fecero irruzione nello studio legale di mio padre, Oscar Takashi Oshiro, e lo costrinsero ad “accomodarsi” in una Ford Falcon diretta verso una destinazione che non prevedeva ritorno. Era il periodo della dittatura militare in Argentina ed io, mia madre Beba e mio fratello Leo perdemmo il faro delle nostre vite. Quarant’anni più tardi, improvvisamente apparso dalle nebbie del tempo, un giornalista argentino, Andrés Asato, mi chiese di parlare di mio padre per un libro che stava scrivendo sui desaparecidos Nikkei , le vittime della guerra sucia di origine giapponese. Da quel giorno, dopo una vita passata a ricostruire dimenticando, ho voluto finalmente ricordare ....



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